La rivolta delle università italiane
La Sapienza: scontri tra studenti e polizia, tensione alle stelle
Roma, 27 marzo 2024 – La protesta degli studenti de La Sapienza contro gli accordi dell’Università con le università israeliane e la partecipazione al bando Maeci Italia-Israele è sfociata in scontri con la polizia. Ieri sera l’occupazione del rettorato, stamattina momenti di tensione quando un gruppo di ragazzi ha tentato di entrare nell’edificio per seguire l’assemblea dei collettivi.
Stop agli accordi con le università israeliane.
Dimissioni della rettrice Antonella Polimeni dal comitato tecnico-scientifico di Med-Or.
La rettrice Polimeni dipinge gli studenti come una minoranza violenta e antidemocratica. La ministra Bernini ha chiesto l’intervento della Polizia per sedare le proteste. Senato Accademico dell’UniTo: ha deciso di non partecipare al bando Maeci.
Rettore Bronzini dell’Uniba: si è dimesso dalla Fondazione MedOr. Elisabetta Piccolotti (Avs): denuncia la militarizzazione del mondo dell’istruzione.
Matteo Maur (Pd): critica la ministra Bernini per aver contattato il capo della Polizia. Dario Damiani (Forza Italia): chiede agli studenti di condannare Hamas. La situazione rimane tesa. La rettrice si è detta disponibile a discutere con gli studenti, ma solo se le loro rivendicazioni saranno presentate in modo democratico. La mobilitazione studentesca continua: il 9 aprile appuntamento alla Farnesina e il 16 aprile all’Università La Sapienza.
“I risultati di Bari e Torino ci indicano che vincere è possibile. La rettrice vuole dipingerci come una minoranza violenta e antidemocratica, ma la realtà è che le mobilitazioni possono cambiare le cose.”
La replica della rettrice:
“Condanno ogni forma di violenza e di azione illegale e antidemocratica. Sono disponibile a discutere le istanze della comunità studentesca, purché queste giungano in modo condiviso e nel rispetto dei principi democratici.”
La situazione resta incerta. Le proteste studentesche continuano in tutta Italia, alimentando il dibattito sulla militarizzazione dell’Università e sul ruolo delle istituzioni.
