Palermo: dubbi sull’ipotesi di omicidio-suicidio
Vigilessa e marito morti, dubbi sull’ipotesi di omicidio-suicidio: l’autopsia apre nuovi scenari
Palermo, 8 maggio 2024 – Ancora avvolta nel mistero la morte di Laura Lupo, agente della Polizia Municipale, e del marito Pietro Delia, commercialista, trovati senza vita nella loro abitazione di via Notarbartolo lo scorso sabato mattina. L’ipotesi iniziale di omicidio-suicidio, sostenuta dal fatto che la donna è stata trovata con la pistola in pugno, scricchiola alla luce dei risultati dell’autopsia.
Incongruenze e nuovi interrogativ aprirebbero nuovi scenari. Le analisi sui corpi, infatti, hanno evidenziato alcuni elementi che non collimano con la ricostruzione iniziale. In particolare, la traiettoria del proiettile che ha ucciso la donna sembrerebbe incompatibile con l’ipotesi che si sia suicidata.
Inoltre, non sono state trovate tracce di polvere da sparo sulle mani di Laura Lupo, elemento che solleva ulteriori dubbi. Alla luce di queste nuove informazioni, la Procura di Palermo ha deciso di non chiudere il caso come un semplice omicidio-suicidio. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, proseguono a ritmo serrato per chiarire i dubbi e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Nel frattempo, la famiglia e gli amici di Laura e Pietro chiedono giustizia e fanno appello a chiunque abbia informazioni utili per fare luce sulla vicenda. Il caso ha scosso profondamente la comunità palermitana e desta grande attenzione da parte dei media locali.
Restano ancora molti interrogativi da sciogliere: perché Laura Lupo aveva la pistola in mano? Come è morta davvero? Chi ha sparato?
Sono tutte domande a cui gli inquirenti dovranno dare una risposta per fare luce su questa drammatica vicenda. L’autopsia ha aperto nuovi scenari e le indagini procedono con l’obiettivo di arrivare alla verità e dare giustizia a Laura e Pietro.
