Mafia, beni per 100 milioni di euro confiscati ad un imprenditore

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di Daniele Vanni

Anche società con sede a San Marino e a Londra

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Confiscati Dalla DIA ad un imprenditore, originario di Monreale (Palermo) ma con molti interessi particolari nella provincia di Trapani, beni per un centinaio di milioni. Sigilli sono stati apposti ad appartamenti, terreni, case. Bloccati conti correnti bancari e sequestrate aziende, tra cui un intero complesso turistico nella Sicilia sud-occidentale, dove spesso venivano ospitati boss mafiosi di “tutto rispetto”, tra i quali il capo mandamento di Mazara del Vallo. Il provvedimento è arrivato dopo che la prima sezione della corte di Cassazione ha emesso “la sentenza di rigetto avanzata dall’imprenditore e ha posto fine al procedimento di prevenzione avviato dalla Dia nel 2014”.
Quindi ben 8 anni fa…
L’imprenditore, “secondo ricorrenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, era portatore di interessi delle cosche mafiose siciliane attraverso artificiosi meccanismi fraudolenti mediante i quali aveva accesso a cospicui finanziamenti pubblici nazionali e comunitari coinvolgendo nei propri progetti individui vicini ad un noto latitante mafioso”, sostengono testualmente i magistrati.     Tra i beni confiscati a anche alcune società con sede a San Marino e Londra, coinvolte in complesse operazioni finanziarie, collegate a grosse transazioni commerciali internazionali.

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