Altopascio, Stroncata la centrale italo-tunisina dello spaccio: 5 arresti
Di Daniele Vanni
L’operazione della Squadra Mobile della Polizia di Lucca, dopo le indagini partite da una rissa fra bande rivali, ha scoperto una vasta rete che operava anche nelle province limitrofe.
Nella giornata di ieri, la Squadra Mobile di Lucca, con la collaborazione di quelle di Pisa e Viterbo, il Reparto Prevenzione Crimine di Bologna e la Compagnia dei carabinieri di Montalto di Castro, ha dato esecuzione a sette misure cautelari personali per spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina ed eroina) nei confronti di sei cittadini di origine tunisina e di un italiano.
Le indagini sono partite alla fine del mese di agosto 2021 a seguito di una violenta rissa tra gruppi di persone di origine tunisina e marocchina nel comune di Altopascio: uno dei coinvolti aveva riportato delle lesioni causate da una bottiglia di vetro, mentre gli aggressori erano fuggiti a bordo di un’autovettura, investendo uno dei testimoni.
Le cause della violenta lite naturalmente erano da ricondursi al controllo di alcune aree di spaccio nella zona di Altopascio. Dalle indagini è emerso che i coinvolti nella rissa di origine tunisina gestivano da anni, lo spaccio locale di cocaina ed eroina, organizzato in vari punti del territorio di Altopascio e nelle aree al confine con la provincia di Pisa.
Le cessioni in particolare, duravano l’intera giornata ed anche oltre, nei pressi dell’abitazione di uno degli indagati ad Altopascio, o in una zona boschiva al confine tra Altopascio e Castelfranco di Sotto.
Alcuni spacciatori, invece, operavano in altre zone del centro di Altopascio o in zone limitrofe. Le cessioni avevano ad oggetto sia eroina “normale” sia eroina cosiddetta “thailandese”, maggiormente apprezzata dagli assuntori abituali, in quanto ottenuta attraverso un processo di raffinazione più elaborato.
Dopo mesi di pedinamenti e numerosi servizi di riscontro nel corso dei quali sono stati segnalati alla Prefettura numerosi tossicodipendenti, gli investigatori sono riusciti a risalire anche ad un altro sodalizio, composto sempre da cittadini di origine tunisina, fornitori del gruppo di Altopascio, attivi nel comune di Cascina, che a loro volta avevano forti collegamenti con altri fornitori nel centro di Pisa.
Gli spostamenti dei componenti del gruppo criminoso venivano eseguiti con l’autovettura condotta da un 36enne italiano, residente a Chiesina Uzzanese, che accompagnava il gruppo sia sul luogo delle cessioni, sia fuori provincia per l’approvvigionamento di eroina e cocaina dai fornitori.
Gli spacciatori erano soliti utilizzare schede telefoniche intestate a prestanomi che scambiavano tra di loro e provvedevano a sostituire dopo brevi periodi di utilizzo. In molti casi erano loro stessi a contattare gli acquirenti!
Nel corso delle indagini, temendo di poter essere rintracciato, uno dei componenti del gruppo si era allontanato dal territorio nazionale, raggiungendo la Tunisia ed era rientrato soltanto dopo diversi mesi attraverso la frontiera marittima di Genova, continuando però ad essere monitorato dagli investigatori.
All’esito dell’attività, il Gip del Tribunale di Lucca, su richiesta del Pubblico Ministero che ha coordinato l’intera attività investigativa, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, ha emesso ordinanza applicativa di misure cautelari personali e nella giornata di ieri veniva dato avvio all’operazione che ha riguardato diverse regioni del territorio nazionale.
È stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 cittadini di origine tunisini, di 20, 21, 31 e 33 anni, 1 ordinanza applicativa degli arresti domiciliari nei confronti dell’italiano, e sono stati sottoposti al divieto di dimora nella provincia di Lucca altri due uomini, di 40 e 48 anni.
Nel dare atto dell’imponente e puntuale attività di riscontro degli operatori della squadra mobile e motivare le misure, il giudice ha evidenziato la spiccata pericolosità dei soggetti coinvolti, tutti già conosciuti per spaccio, rei peraltro di aver proseguito imperterriti l’attività delittuosa, nonostante molti di loro fossero già gravati da divieti di dimora nei comuni di Altopascio e Pisa.
Nello specifico, uno dei soggetti è stato rintracciato nella prima mattinata a Cesena, a bordo di autovettura a noleggio, mentre le restanti misure sono state eseguite nella provincia di Viterbo, in un’area boschiva impervia all’interno di una tenda, nel comune di Cascina, nei pressi del parcheggio di una grossa catena di supermercati, e nelle province di Lucca e Pistoia.
Un ultimo indagato, che negli ultimi giorni aveva fatto perdere le proprie tracce, è stato infine rintracciato all’esito di approfondite ricerche, nell’ospedale di Pisa, dove si trovava ricoverato.