Omicidio Laura Ziliani, chiuse le indagini: «Sono state le figlie»

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Di Daniele Vanni

La Procura di Brescia ha depositato l’avviso di chiusura indagini sull’omicidio di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di 55 anni, uccisa l’8 Maggio dello scorso anno nella sua casa di Temù. Per il sostituto procuratore Cati Bressanelli non ci sono dubbi: l a donna è stata uccisa da due delle tre figlie , Paola e Silvia Zani, 20 e 27 la seconda, con la complicità di Mirto Milani, fidanzato della maggiore, ma amante della più giovane.
Prima avrebbero sedato la madre con una abbondante dose di ansiolitici, poi l’avrebbero soffocata, molto probabilmente con un cuscino vista l’assenza di fratture o lesioni sul volto, e poi avrebbero sepolto il corpo in riva all’Oglio , dove una piena del fiume l’ha riportato alla luce tre mesi dopo.  I tre sono in carcere dallo scorso 24 settembre, accusati di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione (c.p. art. 577) e di occultamento di cadavere (art.412).
In carcere sono sempre rimasti in silenzio. Ora avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o per depositare una memoria scritta. La procura, nel frattempo, si prepara a chiedere il rinvio a giudizio.

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