Fu davvero suicidio quello di Evi Anna Rauter?

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Di Davide Cannella

Identificata la ‘ragazza appesa’ 32 anni fa

Identificata la ‘ragazza appesa’ 32 anni fa in una pineta di Portbou in Spagna
Si tratta di Evi Anna Rauter il cui corpo era rimasto senza nome fino a pochi giorni fa.
La giovane cittadina italiana di 19 anni che all’epoca abitava a Lana in Altoadige venne rinvenuto appeso in una pineta di Portbou’, località della Costa Brava spagnola, ed era rimasto senza un nome. Finalmente quel corpo, trovato il 4 settembre del 1990, è stato finalmente identificato: si tratta di Evi Anna Rauter, cittadina italiana che all’epoca abitava a Lana in Alto Adige.

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Il mistero è stato risolto dal programma televisivo spagnolo ‘Crims’ su TV3 e Catalunya Ràdio in collaborazione con ‘Ungelöst’ (‘irrisolto’), programma trasmesso da Austria TV.
Per il momento nel fascicolo del ritrovamento della giovane ci sono solo le impronte e fotografie post mortem della vittima e non il suo Dna che non era stato prelevato.

Evi Anna, nata il 2 giugno del 1971 a Cermes tra Lana e Merano, era stata vista l’ultima volta il 3 settembre del 1990 a Firenze in occasione della sua visita alla sorella. Il giorno dopo, verso le otto del mattino, il suo corpo venne trovato appeso ad un albero a Portbou.
Il nodo professionale del cappio trovato intorno al collo della ragazza stonava con le capacità della ragazza di annodarne uno simile; il viso della vittima rivolto verso l’albero e l’assenza di terra sui piedi nudi lasciava chiaramente intendere che non era arrivata li camminando da sola.
Per la Guardia Civil e il medico legale Rogelio Lacaci, si era trattato di un semplice suicidio.
Del caso si era occupato anche il programma televisivo italiano ‘Chi l’ha visto’. Le autorità italiane potrebbero riaprire il caso: in Spagna non sarà più possibile, gli omicidi dopo 30 anni vengono prescritti.

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