Truffa a Boncompagni
Francesco Maria Di Marco, ex direttore della filiale di Roma della Banca Monte dei Paschi di Siena, è a processo per aver rubato oltre 170mila euro al celebre autore televisivo Gianni Boncompagni.
La vicenda risale al 2014, quando Boncompagni, all’epoca 82enne, aveva aperto un conto corrente presso la filiale di Roma della Banca Monte dei Paschi di Siena. Di Marco, il direttore della filiale, si era subito offerto di aiutarlo a gestire i suoi risparmi.
Nel corso degli anni, Di Marco avrebbe effettuato una serie di operazioni fraudolente sul conto corrente di Boncompagni, tra cui bonifici a favore di conti correnti personali e versamenti di denaro in contanti.
Boncompagni, che aveva un carattere schivo e non era molto pratico di operazioni bancarie, non si accorse mai dei furti. I reati sarebbero stati scoperti solo dopo la sua morte, quando la sua erede, la figlia Silvia, ha iniziato a controllare i conti correnti del padre.
Di Marco, che ha respinto le accuse, è stato licenziato dalla banca nel 2019.
Il processo è iniziato oggi 5 ottobre 2023 davanti al Tribunale di Roma. L’accusa è rappresentata dal pubblico ministero Francesco Minisci, mentre la difesa è affidata all’avvocato Francesco Petrucci.
Il processo è ancora in corso e si prevede che si concluderà entro la fine dell’anno.
Il caso Boncompagni ha sollevato diverse questioni, tra cui la necessità di maggiore trasparenza da parte delle banche e la tutela dei risparmiatori.
Il processo è stato seguito con attenzione dai media e ha suscitato un forte clamore pubblico.
In sintesi, il caso Boncompagni è un esempio di come un funzionario bancario possa approfittare della fiducia di un cliente per commettere un reato. Il processo è ancora in corso, ma la vicenda ha già sollevato diverse questioni importanti, tra cui la necessità di maggiore trasparenza da parte delle banche e la tutela dei risparmiatori.
