60 anni dal disastro del Vajont

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Longarone, 9 ottobre 2023 – Oggi ricorre il 60° anniversario del disastro del Vajont, una tragedia che ha sconvolto l’Italia e il mondo intero. La sera del 9 ottobre 1963, una frana di oltre 270 milioni di metri cubi di roccia e terra si staccò dal Monte Toc e precipitò nel lago artificiale del Vajont, provocando un’onda anomala che travolse e distrusse gli abitati del fondovalle veneto, tra cui Longarone, e la morte di 1.910 persone, tra cui 487 ragazzi.

Le cause del disastro sono ancora oggetto di dibattito, ma è ormai certo che furono molteplici. Innanzitutto, la presenza di una paleofrana sul Monte Toc, che fu riattivata dall’innalzamento del livello del lago artificiale. In secondo luogo, l’insufficiente valutazione dei rischi da parte delle autorità competenti, che non presero in considerazione la possibilità di un crollo della frana. Infine, la mancanza di un adeguato sistema di allarme, che avrebbe potuto salvare molte vite.
Il disastro del Vajont fu una tragedia di proporzioni inimmaginabili. Oltre alle vittime, il disastro causò danni ingenti alle infrastrutture e al paesaggio. La ricostruzione della valle fu un processo lungo e difficile, che ha richiesto decenni.
E’ una tragedia che non deve essere dimenticata. È importante ricordare le vittime e le loro famiglie, e riflettere sulle cause del disastro, per evitare che tragedie simili possano ripetersi.

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In occasione del 60° anniversario del disastro, sono in programma numerosi eventi e iniziative di commemorazione.

Oggi a Longarone si terrà una cerimonia commemorativa in ricordo delle vittime.

Inoltre, saranno inaugurati due nuovi musei dedicati al disastro: il Museo Geologico delle Dolomiti Friulane a Erto e Casso, e il Museo Multimediale del Vajont a Longarone.

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