Chi è veramente la mafia e perché Giovanni Falcone era un faro nella lotta contro di essa

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“la mafia è una montagna di merda”. lo diceva il povero Peppino Impastato, figlio di mafioso, ucciso per essersi messo di traverso ad essa.

La mafia non è solo un’organizzazione criminale. È un’ombra che si insinua nella società, corrodendola dall’interno. È un sistema di potere parallelo che sfrutta la paura, l’omertà e la violenza per ottenere i propri scopi.

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Le sue diramazioni si intrecciano con i settori legali e illegali dell’economia, infiltrandosi nelle istituzioni e condizionandone il funzionamento. La mafia non è solo traffico di droga e pizzo. È estorsione, racket, appalti truccati, sfruttamento della prostituzione, traffico di esseri umani. È un cancro che divora le risorse e le speranze di interi territori. Un tumore che ha distrutto il tessuto sociale e che si sta impossessando dell’intero paese.

Giovanni Falcone è stato il “chirurgo” che ha saputo estirpare coraggiosamente questo cancro, ma poo il male è ripartito più virulento che mai. Giovanni era un magistrato che aveva dedicato la sua vita a combattere questo cancro. Capì che per sconfiggere la mafia non bastava colpire i suoi capi, ma era necessario estirparne le radici dalla società. Per questo motivo, si concentrò sul disvelarne i legami con il mondo politico e imprenditoriale e parte di uno stato parallelo.

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Falcone era un uomo coraggioso e determinato, non si è mai piegato alle minacce e alle intimidazioni. Le sue indagini portarono a maxiprocessi che condannarono centinaia di mafiosi. Il suo lavoro fu fondamentale per indebolire le organizzazioni criminali e per infondere speranza nella gente.

Il 23 maggio 1992, Falcone fu ucciso in un vile attentato a Capaci. La sua morte fu un duro colpo per l’Italia, ma il suo esempio e il suo lavoro continuano a ispirare la lotta contro la mafia.

Ricordare Giovanni Falcone significa non solo commemorare un uomo coraggioso, ma anche impegnarsi a costruire un futuro migliore, un futuro libero dalla mafia e dall’endemico tumore.

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