Sebastiano Visintin: attaccato dai soliti leoni da Tastiera

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Lucca, 3 luglio 2025 – “Innocente fino al terzo grado di giudizio”. Questo è il principio cardine della giustizia italiana, un baluardo di civiltà che, tuttavia, sembra vacillare di fronte all’impeto irruento dei “leoni da tastiera”. Ne sa qualcosa Sebastiano Visintin, già condannato senza appello da una giuria popolare virtuale, ignara dei fatti ma pronta a emettere sentenze definitive.

Gli italiani, un tempo celebrati come popolo di navigatori e santi, sembrano aver aggiunto al loro DNA una nuova vocazione: quella di criminologi della domenica. Senza aver mai letto un documento, analizzato una prova o compreso la complessità di un’indagine, e basandosi su una pseudoscienza come quella del linguaggio del corpo, molti si sono affrettati a formulare un giudizio sulla sua presunta responsabilità nella morte di Liliana Resinovich.

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Ad oggi, nonostante le perizie più sofisticate, inclusa quella della rinomata Dottoressa Cattaneo, non è stato possibile stabilire con certezza né il momento esatto né la causa del decesso di Liliana. Eppure, per una parte dell’opinione pubblica, il colpevole deve essere per forza il marito. Una conclusione affrettata che ignora la complessità delle indagini e l’assenza di certezze scientifiche.

Un Dibattito Pubblico per Fare Chiarezza
Mentre si attendono gli esiti delle indagini della Procura di Trieste, l’attenzione si sposta su un dibattito pubblico che promette di gettare nuova luce sul caso: “Il caso Liliana Resinovich, qualcosa non torna?”. L’incontro, moderato da Luana Rossi, vedrà la partecipazione del Dottor Cannella, criminologo e investigatore privato di fama, con un curriculum che spazia dal Mostro di Firenze alla Circe della Versilia, fino ai casi di Roberta Ragusa ed Elena Ceste e tanti altri ancora.

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Il Dottor Cannella, che da tempo affianca Sebastiano Visintin in questo intricato percorso giudiziario che si protrae da oltre tre anni e mezzo, avrà il compito di fare chiarezza sui punti più discussi della vicenda. Un caso che ha letteralmente spaccato l’Italia tra innocentisti e colpevolisti, alimentando un acceso dibattito pubblico.

Sarà una serata “noir” da non perdere, a Villa Bernardini a Piano di Coreglia – LU – alle ore 21:00, con la possibilità di assistere a nuovi colpi di scena. Sarà presente anche una troupe di Quarto Grado, la nota trasmissione di Rete 4 che si occupa di cronaca nera, con la giornalista Valentina Graziosi. Al termine dell’incontro, il pubblico avrà l’opportunità di interagire con gli ospiti, ponendo domande e contribuendo a un dibattito che si preannuncia intenso e rivelatore.

L’ingresso all’evento è libero, un’occasione imperdibile per chiunque voglia approfondire una delle vicende di cronaca più controverse degli ultimi anni e riflettere sul confine sottile tra la verità giudiziaria e il giudizio popolare.

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