DNA sulla Bocca di Chiara Poggi Compatibile con l’Assistente del Medico Legale

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Notizia Clamorosa nel Delitto di Garlasco: DNA sulla Bocca di Chiara Poggi Compatibile con l’Assistente del Medico Legale
Garlasco, 15 luglio 2025 – Una svolta inaspettata scuote il caso del delitto di Garlasco, con l’emergere di un dettaglio potenzialmente cruciale che potrebbe riaprire nuove prospettive sull’omicidio di Chiara Poggi. Un tampone orale eseguito sulla bocca della vittima avrebbe rivelato la presenza di DNA compatibile con quello dell’assistente del medico legale che partecipò all’autopsia.

La notizia, riportata da F. Q., solleva interrogativi significativi sulla gestione delle prove scientifiche fin dalle prime fasi delle indagini. Secondo quanto emerso, la genetista Denise Albani, incaricata dalla gip, avrebbe richiesto “qualche specifica in più” al medico legale Marco Ballardini. L’obiettivo è chiarire le modalità esatte con cui è stato eseguito il tampone orale durante l’autopsia, al fine di comprendere la natura di quello che viene definito un “inquinamento” della prova.

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Questo sviluppo è di particolare rilevanza poiché potrebbe indicare una contaminazione delle tracce genetiche, un’eventualità che, se confermata, potrebbe avere ripercussioni sulla validità delle prove raccolte e sulle conclusioni finora tratte. La presenza di DNA di una persona coinvolta nelle procedure post-mortem sulla vittima impone un’attenta analisi per discernere se si tratti di un trasferimento accidentale di materiale genetico o di un’anomalia più complessa.

Il delitto di Garlasco, che ha visto la condanna definitiva di Alberto Stasi, torna dunque sotto i riflettori con un elemento che richiede approfondite verifiche. La richiesta della genetista Albani sottolinea l’esigenza di massima trasparenza e rigore nell’analisi delle prove scientifiche, soprattutto in casi di così grande risonanza e complessità. Le indagini ora si concentreranno sulla ricostruzione dettagliata dei protocolli seguiti durante l’autopsia e sulla valutazione dell’impatto di questa scoperta sul quadro probatorio complessivo.

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Noi di Radio Caffè Criminale abbiamo già affrontato il tema della contaminazione delle tracce genetiche in un articolo del 16 maggio 2023. Questa discussione è oggi più rilevante che mai, alla luce delle recenti notizie emerse nel caso del delitto di Garlasco.

A riprova dell’importanza di questo argomento, una scoperta sconvolgente è stata realizzata da David Duffy dell’Università della Florida e pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Ecology & Evolution. La ricerca di Duffy dimostra le incredibili potenzialità delle nuove tecniche di analisi del DNA, capaci di rilevare tracce genetiche praticamente ovunque.

Questo significa che anche un ambiente apparentemente sterile, come il luogo di un crimine o, in questo caso, una sala autoptica, può presentare un “rumore di fondo” genetico che rende cruciale la distinzione tra DNA pertinente e contaminazioni accidentali.

Per approfondire ulteriormente questo affascinante e complesso scenario, vi invitiamo a leggere il nostro articolo precedente: “Crimini & Supermercati – Il DNA umano si trova ovunque”. La comprensione di queste dinamiche è fondamentale per garantire l’accuratezza delle indagini forensi e prevenire errori giudiziari.

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