Omicidio di Chiara Poggi: Impronta palmare di Andrea Sempio sul muro. Lui non si presenta in Procura

Pavia, Italia – L’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto 18 anni fa a Garlasco, si arricchisce di nuovi e significativi elementi. Una recente consulenza dattiloscopica disposta dalla Procura di Pavia ha rivelato la presenza di un’impronta del palmo di una mano riconducibile ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima e frequentatore della villetta di via Pascoli. Sempio è l’unico indagato nel nuovo filone d’inchiesta.
Sempio non si presenta all’interrogatorio: questione procedurale al centro. Nella giornata di oggi, Andrea Sempio non si è presentato alla convocazione in Tribunale a Pavia per l’interrogatorio. I suoi avvocati, Angela Taccia e Massimo Lovati, hanno notificato una memoria ai pubblici ministeri, eccependo la carenza di un “avvertimento” ritenuto fondamentale nell’invito a comparire, sollevando di fatto una questione procedurale. Anche i legali non si sono presentati in Procura.
L’avvocata Taccia ha commentato la situazione con una storia su Instagram, scrivendo “Guerra dura senza paura” e “CPP we love you” con l’emoticon di una tigre e un cuoricino blu, un chiaro riferimento al Codice di Procedura Penale a cui si sono appellati per evitare l’interrogatorio del loro assistito.
Contemporaneamente agli sviluppi pavesi, a Mestre è stato ascoltato Marco Poggi, fratello della vittima. La riapertura del caso, dopo quasi due decenni, sta portando a una revisione della ricostruzione originaria, che ipotizzava la presenza di una sola persona sul luogo del delitto.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Stefano Civardi e dalle pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, si sta orientando verso la convinzione che il delitto sia stato commesso non da uno, ma da più individui, tra cui appunto Andrea Sempio.
Dopo un periodo in cui l’attenzione mediatica e investigativa si è concentrata sulla battaglia delle perizie genetiche e sulle opportunità scientifiche sui rilievi e sui reperti (con esami previsti a giugno e primi esiti attesi per ottobre/novembre), ora l’attenzione sembra spostarsi più sul profilo investigativo. Le recenti perquisizioni a sorpresa, avvenute mercoledì scorso tra Voghera, Garlasco e Tromello, hanno portato all’acquisizione di nuovi elementi da parte dei Carabinieri. La Procura sta valutando se nuovi e vecchi nomi coinvolti nelle indagini potranno vedere mutare la loro posizione rispetto all’inchiesta.