Detenuto con la Sla ottiene domiciliari solo dopo 12 istanze 

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di Daniele Vanni

Decisione della Corte d’Appello di Torino, dopo che Gip e tribunale avevano detto tante volte no

La figlia dopo diversi appelli ripresi dai social aveva portato alla notorietà la vicenda e adesso la Corte d’Appello di Torino ha concesso finalmente i domiciliari a Maximiliano Cinieri, ex allenatore di squadre dilettantistiche di calcio 45enne, in carcere dallo scorso agosto per scontare una condanna a otto anni per estorsione.

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Affetto da una grave forma di Sla, il suo legale, avvocato Andrea Furlanetto, ha presentato dodici istanze, allegando quattro perizie, ma il gip del Tribunale di Asti e il Riesame avevano sempre confermato il carcere.

In seguito ai peggioramenti delle ultime settimane, i giudici d’Appello hanno stabilito l’incompatibilità delle sue condizioni di salute col carcere.

 In pochi mesi Cinieri ha perso l’uso delle braccia e delle gambe, non riuscendo più a nutrirsi da solo, e nelle ultime settimane le sue condizioni sono peggiorate ulteriormente. “Le condizioni di salute di Cinieri – scrivono i giudici della Corte d’Appello – sono da ritenersi incompatibili con la detenzione in carcere, deve essere accolta la richiesta di sostituzione della misura cautelare in atto con gli arresti domiciliari a casa”. Cinieri è già tornato nella sua abitazione ad Asti.

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