Lucca, ancora una condanna per il banco Bpm Soldi in fumo (ma non erano resistenti al fuoco?) per la compravendita dei diamanti

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Di Daniele Vanni

Il tribunale ha dato ragione a una donna convinta ad acquistare il prezioso da una consulente di una filiale in Garfagnana

Il Giudice Carmine Capozzi ha condannato l’istituto a risarcire circa 8mila euro a una donna che aveva acquistato un diamante pagandolo circa 10mila euro. Quindi ci ha rimesso comunque duemila Euro più interessi, chela banca vuole nel tempo per un prestito. O no?
La banca è stata condannata anche a pagare circa 5mila euro di spese processuali.
Nel giudizio di primo grado che si è concluso con la sentenza, è emerso che la donna aveva promosso azione di risarcimento danni nei confronti della banca Bpm esponendo, fra l’altro, i seguenti fatti: nel 2014 era stata contattata da una dipendente di una filiale della Garfagnana che l’aveva in precedenza seguita in vari investimenti finanziari, che le aveva proposto un investimento consistente nell’acquisto di un diamante dalla società Intermarket Diamond Business SpA; la dipendente della banca le aveva inoltre rappresentato come conveniente l’investimento, sempre secondo la sentenza, riservato a pochi clienti privilegiati come lei, che in precedenza avevano acquistato azioni della banca Bpm.

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