Bagno di sangue in una scuola elementare del Texas

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Di Daniele Vanni

Un ragazzo di 18 anni apre il fuoco e uccide 15 persone, di cui 14 bambini ed un insegnante. Il timore però è che il bilancio sia molto più pesante.

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Si tratta una delle peggiori stragi della storia d’America, che riporta alla memoria il massacro di Sandy Hook del 2012, quando il 20enne Adam Lanza aprì il fuoco e uccise 26 persone di cui 20 bambini. Ma anche le tante, tantissime, continue stragi in scuole, supermarket o piazze dell’America con un uso delle armi che non ha pari in nessun altro stato “civile”.

Del killer al momento non si sa molto. Si sa solo che è stato ucciso (in un comunicato si legge: “abbattuto” come se si trattasse di un animale, ma forse ci vorrebbe più rispetto anche per questi) in uno scontro a fuoco con gli agenti e identificato in Salvador Roma, uno studente 18enne della Uvalde High School.

Per altre fonti il vero nome del killer sarebbe: Salvador Ramos l’autore della strage nella scuola elementare di Uvaldete, in Texas, che è stato definito un gesto “atroce e incomprensibile”, ha detto il governatore Abbott.

Si sa poco finora su Ramos, se non che era uno studente del liceo di Uvalde, nello stesso complesso in cui c’è anche una scuola elementare in cui ha ucciso 14 bambini e un insegnante.

Secondo le prime ricostruzioni, Ramos è arrivato da solo, con la sua auto. Ha poi abbandonato il veicolo ed è entrato nella scuola con una pistola e un fucile e ha aperto il fuoco. Secondo quanto riferito da Abbott, sarebbe stato ucciso dalla polizia intervenuta. Prima di essere ucciso avrebbe ferito due agenti.

Prima di andare alla scuola, avrebbe sparato anche a sua nonna, 66 anni, che è in condizioni critiche in ospedale.
L’omicida era armato sicuramente con una pistola, ma probabilmente, afferma ancora il governatore del Texas Greg Abbott, aveva anche un fucile. “Ha sparato e ucciso in modo orribile e incomprensibile, uccidendo almeno 14 studenti e un insegnante” della Robb Elementary School, aggiunge Abbott. I motivi del gesto folle non sono ancora chiari. E come potrebbero esserlo? Secondo indiscrezioni, prima di aprire il fuoco sui piccoli studenti della scuola elementare avrebbe scaricato la sua rabbia contro la nonna, ferendola gravemente. Le indagini sono nelle fasi iniziali e la polizia sta lavorando per ricongiungere i bambini con i genitori. La scena del crimine è ampia e probabilmente ci vorrà del tempo per esaminarla e cercare di chiarire la dinamica dell’accaduto. L’area scelta dal killer è a prevalenza ispanica. Al momento non si sa neanche se le armi che l’aggressore ha usato siano state acquistate legalmente in Texas, stato repubblicano dove le restrizioni sul possesso e l’acquisto di armi sono limitate. L’incidente è destinato a riaccendere il dibattito sulle armi da fuoco. La sparatoria, la peggiore in una scuola dal 2012, va infatti ad allungare la scia di sangue delle stragi di massa negli Stati Uniti. Solo nelle scorse settimane un 18enne suprematista ha aperto il fuoco in un supermercato uccidendo 10 persone, in un gesto motivato dal razzismo.

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