Napoli, Due sorelle sfregiate con l’acido da tre ragazze
Le due sorelle, invece, sono state ricoverate nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli con ustioni al braccio e al volto.
La sorella maggiore ha riportato ustioni alla guancia sinistra e ad un braccio, mentre la minore alla guancia destra ed al naso. Alla Polizia hanno raccontato di non sapere i motivi dell’aggressione. Intanto la Squadra Mobile è al lavoro per ricostruire l’accaduto, ma al momento esclude che la vicenda sia maturata in ambienti riconducibili alla criminalità. Propendendo quindi, per una ritorsione, una vendetta tra giovani. Che ha comunque i caratteri, lo stigma dell’attacco mafioso. Colpire al viso un avversario e sfigurarlo per impedire che in futuro si possa anche solo presentare (o come avviene nel film “Il Padrino” non possa essere esposto con la bara aperta) è proprio dei codici mafiosi. Gli episodi di deturpamento dei visi che oggi purtroppo riempiono le cronache nazionali ricordano dunque più la logica del regolamento di conti malavitoso che non presunti amori finiti, o “delitti passionali” o, come in questo caso una vendetta tra “gruppi” giovanili.
Nella stragrande maggioranza dei casi sono gli uomini che sfregiano le donne, dopo aver preso atto della fine di un rapporto o anche per un banale rifiuto. Ma cominciano ad apparire crimini, dove le donne non hanno nulla “da invidiare” alla violenza degli uomini. Purtroppo. Basta pensare ai casi di questi giorni: alla figlia che soffocato e fatto a pezzi la madre 84enne. Le due figlie dell’ex vigilessa che (pur con il contributo del fidanzato di entrambe, ma loro erano figlie!) che hanno stordito con benzodiazepine la madre per poi soffocarlo e sotterrarla…Purtroppo la violenza è ubiquitaria sotto questo Cielo!
Per ritornar al fatto gravissimo di Napoli, si confida, vista la zona in cui è accaduto il fatto, di poter contare sulle tante immagini dei sistemi di video sorveglianza.
L’ultimo episodio di Giallo Criminale