Napoli, 17enne adottato uccide la madre psichiatra a coltellate
L’omicidio in una traversa di via Mezzocannone, nel centro della città
Dopo l’orrore dei giorni scorsi, con “Medea” che uccide una figlia, ecco che ancora dobbiamo ricorre a miti sanguinari: quelli di Alcmane o di Oreste che uccidono le proprie madri.
Il primo un Epigono cioè figlio di uno dei 7 contro Tebe che uccide la madre per la collana dell’Armonia che in verità porta solo lutti e disgrazie ed uccisioni e finirà per impazzire ed essere ucciso.
Il secondo più celebre, Oreste figlio di Agamennone, che tornato dalla guerra di Troia, vine ucciso dalla moglie Clitennestra assieme al suo amante, Egisto. Oreste uccidera tutti e due per vendicare il padre, maanche qui, sempre le Erinni, le personificazioni della vendetta lo renderanno pazzo.
Insomma: solo la pazzia può far giungere ad uccidere una madre. Anche quella adottiva.
Invece, il ragazzo di 17 anni, a Rampe San Giovanni Maggiore in una traversa di via Mezzocannone, nel centro della città, ha ucciso a coltellate la madre che aveva 61 anni.
Con le mani insanguinate, proprio come in una tragedia greca, il ragazzo pare si sia affacciato al balcone di casa, chiedendo aiuto e gridando: “Mamma si sta suicidando”. Quando sono giunte le Volanti della Polizia, lui sie era, invece, barricato in casa e c’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco per aprire la porta. A terra il corpo di sua madre, di professione psichiatra, trafitta da numerose coltellate. Poco distante, sotto choc, il figlio poco più che 17enne. Per gli agenti dell’Ufficio di prevenzione ad uccidere la donna sarebbe stato suo figlio al culmine di una lite. La sua posizione è ancora al vaglio del pm del Tribunale dei Minori. Il padre del ragazzo, anche lui psichiatra non era in casa al momento del delitto.
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