West Nile virus,8 Iss: 42 casi in Italia con almeno 5 morti

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In Italia, dall’inizio di giugno al 26 luglio, sono stati segnalati 42 casi di infezione da West Nile virus (Wnv).

L’ultimo bollettino settimanale della sorveglianza integrata West Nile-Usutu virus dell’Istituto superiore di sanità parla di 15 nuovi casi la scorsa settimana. 
Tra le infezioni West Nile accertate, ci sono stati 5 decessi: 3 in Veneto, 1 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna.

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21 di questi si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (7 Emilia Romagna, 12 in Veneto, 2 in Piemonte), 12 sono stati identificati nei donatori di sangue (3 Lombardia, 6 Veneto, 3 Emilia Romagna) e 9 sono casi di febbre (1 Lombardia, 7 Veneto, 1 Emilia Romagna). Il primo caso nell’uomo della malattia è stato segnalato nel Veneto nel mese di giugno nella provincia di Padova. Oltre ai casi accertati ci sarebbero altri casi che vanno confermati.
Sono in corso di verifica 3 casi neuro-invasivi in Veneto, di cui 2 decessi.
L’andamento temporale dei casi e delle morti per West Nile in Italia monitorati dal 2017, 2022 appaiono in linea con quelli registrati negli anni precedenti quando nel 2018 le infezioni furono 618 e i decessi 49.
La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia che ha origine nel virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile. Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo.
Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit del sistema immunitario.

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