Croazia, omicidio Nina Gryshak: un litro di vodka e 7 birre prima del litigio mortale

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Emergono tanti particolari, dopo l’incredibile omicidio avvenuto nel villaggio vacanze di Umago. Nina Gryshak, 40 anni, la vittima, che si era separata nel 2020, aveva scelto per le vacanze una casetta a tre chilometri dalle coste istriane e aveva convinto il suo nuovo compagno a passare lì, le vacanze. Con Marcello, però, come purtroppo sappiamo, è andato tutto male, fino al litigio che le è costato la vita all’alba di giovedì.

Nina, dopo la separazione, viveva a Medole in una casa concessale dal Comune.

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Lo stesso, in provincia di Mantova, la piccola comunità di Medole, 4mila abitanti addossati alle Colline Moreniche, dove viveva Marcello, in una famiglia modesta: il padre ex guardiacaccia, la mamma che ora è gravemente ammalata, la sorella più giovane. E questa famiglia, con molta onestà ammette: «Se nostro figlio è davvero colpevole come dicono, dovrà pagare». In paese c’è sgomento, per l’omicidio a mani nude di una giovane donna ucraina che viveva qui da 10 anni, e per il suo presunto assassino, operaio metalmeccanico di nascita e famiglia medolese. Marcello Passera, 30 anni, stava con i genitori e la sorella più piccola.

E c’è un testimone nel villaggio vacanze croato, che li ha visti bere in maniera davvero smodata: “Prima della lite avevano bevuto un litro di vodka”.

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Secondo l’affittuaria della casa che la coppia aveva scelto per le vacanze, a fare da sfondo alla lite notturna sarebbe stata una forte alterazione dovuta alle quantità di alcol ingerite durante la serata: i due erano usciti per festeggiare l’anniversario.

Prima della lite, la 40enne ucraina Nina Gryshak e il 30enne della provincia di Mantova avrebbero ingerito grandi quantità di alcol in un ristorante croato: avevano deciso di trascorrere la serata in quel locale, mangiando e bevendo insieme, per festeggiare il loro anniversario di fidanzamento: almeno 7 birre oltre la vodka. Questo, secondo una testimone, il retroscena della folle litigata sfociata in omicidio. 

Ad accorgersi della furibonda lite dove Marcello ha ucciso a calci e pugni, è stata proprio la proprietaria della casa che la coppia aveva affittato. Secondo la donna, Nina Gryshak a un certo punto sarebbe uscita di casa, ferita, per chiedere aiuto, per poi rincasare terrorizzata subito dopo.

E sempre secondo le parole della testimone, sarebbe stato lo stesso Marcello Passera a chiedere all’affittuaria di chiamare l’ambulanza intorno alle 5 di mattina. Soccorsi che purtroppo si sono rivelati inutili: la donna era già morta, finita a mani nude dall’uomo che amava. 

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