24 Dicembre 1998, l’omicidio di don Graziano a Orgosolo

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A ventun anni di distanza, l’omicidio di Don Graziano è circondato dal silenzio. Nulla si conosce sul colpevole, sui mandanti, sul perché. Varie ipotesi sono state portate avanti negli anni. Le ipotesi non costano nulla e le porta via il vento come le foglie. Si è parlato di “lotta” al racket: quale e perché non ci sono posizioni ufficiali del viceparroco? Di possibili mediazioni fatte da Don Graziano in caso di sequestro di ostaggi. O ancora di una sua lotta contro l’estorsione. O di cose e fatti che non si dicono delle quali invece per il suo ministero era venuto a conoscenza. Ma sono, appunto, tutte ipotesi che non hanno trovato riscontri.

Nonostante il nome di Don Graziano venga spesso ricordata come vittima di mafia, la sua famiglia è stata piuttosto propensa a considerare l’omicidio di Don Graziano, come un crimine dalla criminalità non necessariamente di stampo mafioso.

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Naturalmente qualcuno, anche al di là dell’omicida, nella comunità di Orgosolo, un paesino di circa quattromila abitanti, debba per forza aver visto o sentito qualcosa. Lo sparo ad esempio.
L’assassino certamente, conosceva bene il percorso che Don Graziano faceva quotidianamente e l’ora di uscita di casa. Per di più, l’ha ucciso con un colpo solo, preciso, il che denota una certa familiarità con le armi, scegliendo proprio la vigilia di Natale, quasi a voler assicurarsi che nessuno mai dimentichi.
E nessuno o quasi dimentica, ma nessuno parla.
Di quella vigilia di Natale del 1998, con il terribile omicidio che dovrebbe scuotere la comunità di Orgosolo.

Don Graziano Muntoni viene ucciso all’alba, verso le 6.30 del mattino: uscendo dalla sua abitazione in via Gallura, per andare in parrocchia, viene colpito al petto dai pallettoni di un fucile.
Un omicidio portato a termine faccia a faccia. Muntoni svolge la funzione di viceparroco. Ece di casa, chiude la porta ed è subito di fronte alla morte.
Don Graziano aveva 57 anni ed era originario di Fonni. Era molto benvoluto. A parte qualche screzio con dei ragazzi che gli facevano degli scherzi. Come appendergli un preservativo alla porta. E chissà se si indagò a fondo, per capire questo tipo strano di scherzo.
A trovare il corpo alcune suore che, mentre andavano in chiesa, hanno visto da lontano un fagotto e chiesto aiuto a un prete, temendo fosse una bomba. Ma era il corpo di don Graziano. Nessuno ha visto né sentito nulla.

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