“I fatti della Uno Bianca erano privi di matrice politica”

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“Gli attentati degli anni Settanta non hanno nulla che vedere coi fatti per cui sono stato giudicato”

Lo ha detto Roberto Savi attraverso un comunicato stampa alla testata giornalistica Ansa. L’ex poliziotto condannato all’ergastolo per i crimini della banda della uno bianca ha aggiunto: “Gli attentati degli anni Settanta non hanno nulla che vedere coi fatti per cui sono stato giudicato. “La mia storia personale, risalente agli anni ’70, del tutto sconosciuta ai miei coimputati, nulla ha a che vedere con i fatti per i quali sono stato giudicato e condannato. Gli stessi non rivestono alcuna matrice politica. Le sentenze della Corte di Assise di Pesaro, Rimini e Bologna hanno fedelmente ricostruito la vicenda”. Lo ha dichiarato Roberto Savi, capo della banda della Uno Bianca, attraverso il suo difensore, avvocato Donatella De Girolamo.
L’ex poliziotto è stato condannato all’ergastolo per i crimini compiuti dalla banda di oltre cento episodi e 24 vittime fra il 1987 e il 1994 nel Bolognese e in Romagna. Savi un anno fa confessò, durante un colloquio richiesto ai pm di Bologna di aver compiuto attentati organizzati da movimenti di estrema destra nel Riminese negli anni Settanta, provocati fortunatamente senza vittime.

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