Ucciso da un cacciatore Bambotto, il cervo amico del paese

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Un cervo di sette anni, Bambotto, è stato ucciso da un cacciatore nel borgo dolomitico di Pecol, in provincia di Belluno. L’animale era conosciuto e amato da tutti gli abitanti del paese, che lo consideravano un membro della comunità.

Bambotto era nato e cresciuto a Pecol, dove era diventato una vera e propria mascotte. Era un cervo socievole e docile, che amava avvicinarsi alle persone per farsi accarezzare e nutrire. Non era raro vederlo affacciarsi alle finestre delle case o passeggiare per le strade del paese. Era un cervo dal manto fulvo e dai grandi occhi marroni. Aveva un carattere socievole e amava stare in compagnia con le persone. La sua morte, avvenuta per mano di un cacciatore, ha suscitato indignazione e tristezza in tutta Italia. Gli animalisti hanno condannato il gesto, definendolo “barbaro” e “spregevole”. Alcune fonti locali hanno riferito che il cacciatore avrebbe agito dopo aver ricevuto segnalazioni di una presunta aggressività di Bambotto. Tuttavia, queste segnalazioni non sono state confermate e molti abitanti di Pecol hanno espresso dubbi sulla loro veridicità.

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La morte di Bambotto è una tragedia che ha scosso la comunità di Pecol. L’animale era un simbolo di amore e rispetto per la natura e la sua scomparsa è una perdita per tutti.

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