La mamma non si è suicidata

Tempo di lettura < 1 minuto

Genova: Le testimonianze dei figli incastrano il padre: la madre non si era affatto suicidata

I carabinieri hanno arrestato un uomo di 44 anni, Ahmed Mustak, accusato di avere ucciso la moglie e di avere fatto passare la morte della donna, Sharmin Sultana, di 32 anni, nata in Bangladesh, come un suicidio.

Pubblicità

L’uomo, sostiene l’accusa, è stato scoperto anche grazie a un disegno fatto dalla figlia più grande, che, nel corso di una intercettazione ambientale, Musthak avrebbe cercato di intimidire e di affermare agli investigatori di non saperei nulla della mamma.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Marcello Maresca, l’uomo vessava continuamente la donna. La morte era avvenuta lo scorso Marzo, nel quartiere di Sestri Ponente a Genova. In un primo momento si era pensato a un suicidio, ma anche i familiari della donna avevano espresso dubbi sul marito.

Sharmin Sultana era “precipitata” dalla finestra di casa, cadendo in strada, in via Emanuele Ferro, nel quartiere di Sestri Ponente, poco lontano dallo stabilimento di Fincantieri dove lavorava il marito.

In casa, quel giorno, oltre ai figli c’era anche l’uomo che ai carabinieri aveva detto di non avere sentito nulla, perché era a letto e non si sentiva bene.

Secondo quanto raccontato dai figli di 7 e 10 anni, però, il padre picchiava spesso la madre perché stava al telefonino e faceva video su Tik Tok: “Papà si è arrabbiato e ha sbattuto la testa della mamma a terra” era stata una delle loro drammatiche testimonianze. Sharmin, hanno ricostruito gli investigatori, aveva anche deciso di cercare un lavoro, ma il marito non era affatto d’accordo. E forse questa decisione, ha fatto scattare qualcosa nell’uomo forse abituato ad una cultura diversa.

CONDIVIDI
  • https://securestreams3.autopo.st:1369/stream
  • Radio Caffè Criminale ON AIR
  • on air