Forse l’usura, dietro il duplice omicidio di Bagno a Ripoli

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Appurato che l’incendio non fu incidente, ma volontario per coprire (un po’ ingenuamente con i mezzi attualmente a disposizione) le prove e le tracce di un duplice omicidio, per il quale è stato fermato un uomo, adesso si apprendono altri particolari e pare si segua la pista dell’usura.

Intanto trapela che il fermato per omicidio volontario, sarebbe un calabrese di 45 anni e che dietro l’incendio devastante, per il quale inizialmente si sera pensato ad un corto circuito, fatale per i due anziani, ci sarebbe invece, una storia di usura.

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E che il quadro cominci a ricomporsi verso la soluzione, lo si evince dal fatto che i Carabinieri hanno reso pubblico il nome del fermato, come detto, un calabrese di 45 anni: Antonino La Scala.

L’incendio si era verificato il 5 Dicembre nel tardo pomeriggio in Via Roma a Osteria Nuova, a Bagno a Ripoli. I vigili del fuoco avevano trovato nell’appartamento i corpi senza vita di due persone: Umberto Della Nave, 84 anni, per una vita il «civaiolo» di Osteria Nuova e sua moglie Dina Del Lungo, 83 anni.

Secondo le prime ipotesi fatte il rogo era stato scatenato dal cortocircuito di una poltrona elettrica. Nei giorni scorsi l’appartamento era stato però, posto sotto sequestro.

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Poi la scoperta sui cadaveri dell’azione delittuosa con percosse fino alla morte per l’uomo e strangolamento per la donna.

La famiglia Della Nave era da sempre impegnata nel volontariato alla Casa del Popolo della frazione. Umberto aveva ereditato dal padre il negozio di vendita di sementi e attrezzature per l’agricoltura (a Firenze dette “civaie”) e per cinquant’anni lo aveva gestito. Era un grande appassionato di moto, era il decano dell’enduro e appena poteva, nonostante l’età, continuava ad andare nei boschi con la sua moto.

Quasi due anni fa la coppia era stata segnata da un’enorme tragedia, la perdita del figlio che aveva solo 46 anni. Leonardo, da quando il padre era andato in pensione, gestiva il negozio e nel tempo libero si dedicava alla moto, passione ereditata dal padre. Durante una delle tante escursioni in una zona impervia, mentre era insieme ad un amico, il 2 Gennaio 2022 ebbe un infarto e morì. Da quel momento, i genitori accusarono il colpo e non furono più gli stessi. La mamma di Leonardo non si era mai ripresa, aveva bisogno di assistenza continua e il marito si era dedicato interamente a lei.

Daniele Vanni

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