Sparo alla festa di Capodanno, deputato di Fdi: ‘ La pistola è mia ma non ho sparato io’.

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Ma al di là di come risulteranno i fatti e dell’imprudenza di portare appresso e, di più! di far girare una pistola carica, in una notte in cui si brina ripetutamente, ecco subito i “botti” dell’opposizione! Giacchè, diceva il poeta Giusti la politica è, in sintesi, quella cosa che dice: “Levati di lì che ci vengo io!”.

Il colpo sarebbe partito accidentalmente. Ma allora a chi era in pugno la pistola regolarmente denunciata e detenuta dal deputato e avvocato Pozzolo di FdI al momento dello sparo?!

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Ferito ad una gamba, da un proiettile partito da questa pistola, il genero di un agente della scorta del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, la cui sorella sindaca del posto aveva organizzato nella locale sede della pro loco questa festa politica.

Come abbiamo già scritto, tutto è accaduto la notte scorsa nel Biellese al termine di una serata di festeggiamenti per il Capodanno. Il ferito, in maniera non grave, è un 31enne, genero di un uomo della scorta del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. L’uomo è stato portato subito in ambulanza all’ospedale di Ponderano, da dove è stato dimesso nel corso della giornata. La procura di Biella, di concerto con i carabinieri, ha avviato gli accertamenti.

Da una prima ricostruzione risulta che il colpo è partito da una mini-pistola, una North american Arms LR22 regolarmente detenuta, che Pozzolo stava mostrando ad alcuni presenti. “Confermo che il colpo è partito accidentalmente, ma non sono stato io a sparare”, ha detto il deputato, che non ha chiarito perché mostrava una pistola carica.

L’episodio ha avuto come cornice Rosazza, un paese dell’Alta Valle Cervo che conta meno di cento residenti e che i promoter turistici amano presentare come “uno dei borghi più misteriosi d’Italia”: merito, si legge, ma non siamo in grado né di smentire né di confermare, di certe vere o presunte influenze esoteriche nelle architetture volute, secondo la tradizione, da un illustre cittadino del passato, Federico Rosazza, anche lui deputato, ma senatore del Regno d’Italia e membro della Giovane Italia mazziniana.

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La sindaca del paese è Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario. Per la festa, cui era presente anche il componente del governo insieme al suo seguito, erano stati presi in affitto i locali della Pro Loco.

Emanuele Pozzolo, 38 anni, è originario di Vercelli. Anche lui aveva trascorso la serata a Rosazza, ma aveva atteso il Capodanno nella casa di famiglia, ed era passato per un saluto a notte inoltrata, quando ormai la festa era alle battute conclusive. Da quel che risulta, aveva con sé un mini-revolver che ha deciso di mostrare alle persone con cui si stava intrattenendo. L’arma passa di mano in mano e ad un certo punto è partito un colpo che ha raggiunto la gamba di uno dei presenti, il marito della figlia di un agente della scorta assegnata a Delmastro.

“Non ero presente – racconta il sottosegretario – perché ero fuori, nel piazzale, a ritirare alcune borse con dei prodotti alimentari che ci eravamo divisi. Al rientro mi hanno raccontato tutto. Mi sono sincerato che fossero stati chiamati i soccorsi. La mia scorta mi ha consigliato di andare, ma non correvo alcun pericolo e sono rimasto. Per fortuna il ragazzo se l’è cavata con una decina di giorni di prognosi. Ma la vicenda poteva avere un altro risvolto”.

Sull’incidente di Rosazza, com’è naturale nella corsa politica italiana, ma è così in quasi tutte le parti del mondo, fioccano i commenti dei politici di opposizione: “Sembra un film di terz’ordine e invece è la realtà,” – dice Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana), mentre Angelo Bonelli (Avs) parla di: “Far west in casa Delmastro”. “Ci aspettiamo che Giorgia Meloni intervenga per chiarire e prendere i provvedimenti conseguenti”, afferma l’esponente del Pd, Debora Serracchiani aggiungendo che: “in un Paese normale ci si dimette per molto meno”. Dello stesso tenore la riflessione della senatrice Pd, Simona Malpezzi: “Tutto questo non è normale”. Il dem Andrea Orlando pubblica sui social una foto della cena di Capodanno cui ha partecipando e chiosa: “Nessuno si è portato la pistola”.

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