Omicidio del 14enne Alexandru Ivan, a Roma: caccia a tre sospettati

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Come è stato ucciso Alexandru Ivan? Per un regolamento di conti tra due “bande” rumene, forse una di “zingari” come li ha definiti un parente intervistato, che prima si sono scontrati in un bar e poi dati appuntamento in un parcheggio per regolare i conti? E che ha sparato voleva intimidire ed ha colpito il ragazzo accidentalmente o sparato ad altezza d’uomo?

Questi sono i dubbi sull’omicidio del 14enne Alexandru Ivan a Roma: gli investigatori comunque sono sulle tracce di tre sospettati.

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Sarebbero infatti, al momento, tre le persone ricercate per l’omicidio del 14enne Alexandru Ivan, ucciso nella notte tra Venerdì 12 e Sabato 13 a Roma nei pressi di una stazione della metropolitana, nel parcheggio del capolinea della metro C a Pantano, al confine tra Roma e Monte Compatri.

Secondo quanto ricostruito, il ragazzino sarebbe stato raggiunto da due colpi di pistola mentre assisteva a un regolamento di conti vicino casa fra il patrigno e due boss della zona.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che indagano sull’omicidio, il ragazzino è stato raggiunto all’addome e a una gamba da due colpi di pistola esplosi da un’auto in corsa.

Il giovane era assieme al patrigno, Tiberiu Maciuca, e sarebbe rimasto coinvolto in un regolamento di conti tra questi e boss di clan malavitosi che gestiscono spaccio di droga, gioco d’azzardo e prostituzione nella zona. Il che la dice lunga su cosa sia diventata Roma e la su periferia.

Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, tutto è iniziato Venerdì sera, poco prima delle 23. È il compleanno della mamma di Alexandru e il suo compagno, assieme al 14enne, va a comprare da bere in un bar della Casilina per poi festeggiare.

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Qui avviene una rissa tra il 40enne e alcuni esponenti della malavita locale, ripresa dalle telecamere del locale. Botte per “uno sguardo di troppo”, ha raccontato lo zio Ionut.

Ma alla base dello scontro potrebbero esserci vecchi screzi o anche conti in sospeso nel mondo della droga.

Sembra finita qui, ma una volta a casa il patrigno di Alexandru avrebbe ricevuto una telefonata per chiedere un chiarimento. Maciuca quindi si presenta all’appuntamento nel parcheggio della metro assieme a quattro amici e il figliastro.

L’appuntamento si rivela una trappola: nel parcheggio arriva un’auto con a bordo tre persone che iniziano a sparare diversi colpi, prima in aria e poi a casaccio, per poi darsi alla fuga: due proiettili colpiscono il 14enne. Inutili i soccorsi, per lui non c’è niente da fare.

I carabinieri della compagnia di Frascati che indagano sul caso hanno interrogato il patrigno di Alexandru Ivan, le altre persone presenti nel parcheggio e alcuni appartenenti ai clan malavitosi attivi nella zona.

Le testimonianze, i video delle telecamere di sorveglianza della zona e la conoscenza del territorio hanno permesso ai carabinieri di identificare le tre persone a bordo dell’auto dalla quale sono partiti gli spari che hanno ucciso Alexandru Ivan.

A sparare sarebbero stati due nomadi di origini romene, ma nati in Italia, personaggi molto noti in zona: gli investigatori sono sulle loro tracce.

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