Un predicatore kenyano incriminato per l’omicidio di 191 bambini!

Cult preacher Pastor Paul Nthenge Mackenzie, right, stands at the Malindi Law Courts under tight security, Friday Dec. 1, 2023 for the sentencing of his 2019 case where he had been charged with three counts of being in possession of films intended to incite children against attending school and incite Christians, Hindus, Buddhists and Islams on their religion. In the second count, he was found guilty of being on procession and distributing films to the public which had not been examined and classified by Kenya Films Classifications Board. The third charge stated that he was found operating a films studio and producing films for public consumption without first registering as a film agent and acquiring a filming license. He was jailed for eighteen months imprisonment for the three counts. (AP Photo/Gideon Maundu).

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L’Alta corte di Malindi, in Kenya, ha incriminato il predicatore Paul Nthenge Mackenzie per l’omicidio di 191 bambine e bambini, tra le oltre 400 persone che si ritiene si siano lasciate morire di fame, per seguire il suo culto religioso. A metà Gennaio, Mackenzie era già stato incriminato per terrorismo, omicidio colposo e tortura su minori: secondo i documenti presentati in tribunale, lui e numerosi suoi adepti e collaboratori avrebbero negato cibo: «in maniera volontaria e deliberata» a bambine e bambini dai sei anni in su, e ne avrebbero picchiati altri.

Mackenzie era stato arrestato nell’aprile del 2023 dopo che nella sua tenuta nella foresta di Shakahola, a ovest di Malindi, erano stati trovati i corpi di 47 persone. Nelle settimane seguenti, ne erano stati trovati altri, per un totale di ben 429. Le autopsie avevano concluso che la gran parte di loro era morta di fame, mentre altri erano stati strangolati, picchiati o soffocati: secondo alcuni superstiti, Mackenzie sosteneva che il digiuno avrebbe assicurato loro un posto in paradiso e che con la morte avrebbero potuto «incontrare Gesù».

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Il predicatore si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse contro di lui, come hanno fatto anche le altre 29 persone incriminate. Una trentunesima persona dovrà ripresentarsi al tribunale di Malindi tra un mese perché ritenuta momentaneamente incapace di rispondere alle accuse.

(D:V:)

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