Ucciso Lello Capriati nipote del boss di Bari

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Bari, 2 aprile 2024 – Lello Capriati, 41 anni, nipote del boss Antonio Capriati, è stato ucciso ieri sera in un agguato a Bari. L’uomo è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco mentre si trovava in via Bari, nel quartiere Torre a Mare. Trasportato d’urgenza al Policlinico, è morto poco dopo.

Capriati era stato scarcerato a fine agosto 2022 dopo aver scontato 17 anni di carcere per concorso nell’omicidio del sedicenne Michele Fazio, ucciso per errore durante una faida tra clan mafiosi rivali nel 2001. Il suo ritorno in libertà era stato accolto a Bari Vecchia da festeggiamenti, fuochi d’artificio e video sui social.

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Secondo l’accusa, a sparare per errore al ragazzino fu Leonardo Ungredda, ucciso in un agguato nel 2003. Per il delitto furono condannati anni fa gli altri componenti del commando, tra cui lo stesso Lello Capriati e Francesco Annoscia, rispettivamente a 17 anni e a 15 anni e 8 mesi di reclusione.

Le indagini sull’agguato di ieri sera sono affidate ai carabinieri. Non si esclude che l’omicidio possa essere legato a vecchi rancori legati alla faida di Bari Vecchia.

L’omicidio di Lello Capriati riporta alla luce la sanguinosa faida che ha insanguinato Bari Vecchia per anni. Una faida che ha visto contrapposti i clan Capriati e Strisciuglio e che ha causato la morte di decine di persone, tra cui anche il giovane Michele Fazio, ucciso per errore.

La scarcerazione di Capriati, avvenuta a fine agosto 2022, aveva fatto storcere il naso a molti, soprattutto ai familiari di Michele Fazio. Il suo ritorno in libertà era stato visto come un affronto e come un segnale di impunità.

L’agguato di ieri sera potrebbe essere la risposta a questa “provocazione”. Un regolamento di conti che non si placa e che continua a seminare morte e dolore nella città di Bari.

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha condannato l’omicidio di Lello Capriati e ha espresso la sua vicinanza alla famiglia della vittima. “La violenza non è mai la risposta – ha detto Decaro – e non possiamo permettere che la nostra città torni indietro nel tempo”.

Anche il prefetto di Bari, Antonia Bellomo, ha condannato l’omicidio e ha sottolineato l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata. “Non ci sarà tregua per i criminali – ha detto Bellomo – faremo di tutto per assicurarli alla giustizia”.

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