Giampaolo Amato, 65enne medico bolognese, è stato condannato all’ergastolo

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Medico condannato all’ergastolo per duplice omicidio: avvelenava moglie e suocera
Bologna – Giampaolo Amato, 65enne medico bolognese, è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise per l’omicidio della moglie, Isabella Linsalata, e della suocera, Giulia Tateo. Il verdetto, emesso dopo sei ore di camera di consiglio, ha chiuso un processo durato sette mesi, caratterizzato da una mole impressionante di prove e testimonianze.

Secondo l’accusa, Amato avrebbe avvelenato le due donne tra ottobre e novembre del 2021 utilizzando un mix di farmaci, tra cui Sevoflurano e Midazolam. Le vittime presentavano gli stessi sintomi e le analisi tossicologiche hanno confermato la presenza delle stesse sostanze letali in entrambi i corpi.

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Una vita apparentemente perfetta
La vicenda ha scosso la città di Bologna, rivelando un volto oscuro dietro l’apparente serenità della famiglia Amato. Il medico, stimato professionista, conduceva una doppia vita, intrattenendo una relazione extraconiugale da anni. Le indagini hanno evidenziato come gli omicidi fossero stati pianificati con cura, allo scopo di liberarsi di moglie e suocera per potersi dedicare alla sua amante e entrare in possesso del patrimonio familiare.

Le prove raccolte dalla Procura sono state giudicate inconfutabili dai giudici. Tra queste, le ricerche online effettuate da Amato sui farmaci utilizzati per gli omicidi, i dati del suo cellulare che lo collocavano sul luogo del delitto e le testimonianze di familiari e amici delle vittime, che avevano notato strani comportamenti da parte del medico.

“Una storia orribile, di gente perbene”, ha commentato la procuratrice aggiunta Morena Plazzi. Amato, che si è sempre professato innocente, non ha convinto i giudici con le sue dichiarazioni. La sua difesa, basata sulla tesi dell’estraneità ai fatti, è stata smentita dalle prove scientifiche e dalle testimonianze.

La figlia di Amato, Anna Chiara, ha descritto in aula un padre molto diverso dall’uomo accusato di duplice omicidio. La sua testimonianza, insieme a quella del fratello, ha rappresentato uno dei momenti più delicati del processo. Tuttavia, le prove raccolte hanno portato i giudici a una conclusione inequivocabile: Giampaolo Amato è colpevole.

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