Un’opera di Guido Reni ritrovata a Pinerolo
PINEROLO – TO – Dopo secoli di oblio, un’opera d’arte fino ad allora sconosciuta, appesa nella chiesa di Abbadia Alpina, una frazione di Pinerolo, è stata finalmente attribuita a Guido Reni. Il dipinto, intitolato “Assunzione della Vergine”, era presente nella chiesa da secoli e accoglieva i fedeli senza che nessuno ne conoscesse l’autore.
Il maestro bolognese del XVII secolo, conosciuto dai contemporanei come il “divino Guido” e considerato uno dei massimi esponenti del classicismo seicentesco, arricchisce così il suo vasto catalogo. La pala, datata 1605, è stata identificata dopo una serie di approfonditi studi che hanno permesso di ricostruire l’affascinante storia del dipinto.
L’opera era considerata perduta da secoli, ma grazie a un’accurata ricerca documentale è stato possibile ricostruirne il percorso. Il dipinto fu commissionato al giovane Guido Reni, che all’epoca si trovava a Roma, dall’abate dell’abbazia di Abbadia Alpina, Ruggero Tritonio, su suggerimento del banchiere genovese Ottavio Costa.
Una cartella di pagamento recuperata dagli storici testimonia che Guido Reni ricevette 72 scudi per il suo lavoro, che fu poi inviato “alla mia Abbadia”. Il dipinto arrivò ad Abbadia intorno al 1606, ma nel corso dei secoli la memoria dell’autore si perse. Oggi, grazie a questa importante scoperta, l’opera riacquista il suo valore storico e artistico.
Gli ultimi anni di Guido Reni
Il testo fa anche un riferimento alla complessa vita di Guido Reni. A causa dei debiti, il pittore fu costretto negli ultimi anni a lavorare in modo frenetico e a vendere le sue opere a un tanto l’ora. Questa situazione lo portò a un evidente stato di sofferenza psicologica, probabilmente una depressione. “Comincio a non piacere più nemmeno a me stesso”, scrisse, e arrivò a confessare di pensare alla morte, sentendo di aver vissuto troppo a lungo e di essere un peso per gli altri.
Dott. Matteo Cannella
