Trento, ragazza chiede aiuto, sale in macchina e si offre sessualmente, poi rapina il guidatore, minacciandolo con una siringa

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Di Daniele Vanni

I fatti un mese fa. Adesso l’autrice di tanto gesto è stata individuata ed arrestata. Prima aveva avvicinato un uomo seduto nell’auto in sosta, chiedendo aiuto e raccontando di essere in fuga da un uomo violento. Poi, una volta salita, aveva offerto prestazioni sessuali. Di fronte al rifiuto dell’automobilista, aveva preteso denaro minacciando con una siringa.

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Poi si era resa irreperibile. Finche non è stata rintracciata dai Carabinieri di Trento, che hanno tratto in arresto, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Trento su richiesta della Procura della Repubblica, una 25enne senza fissa dimora, per il reato di rapina aggravata commesso ai danni di un 43enne di Trento.

Era salita sull’auto in sosta e raccontato di essere pedinata da un uomo. Poi, invece, fa una profferta “sessuale” al guidatore, lui rifiuta e allora la ragazza gli punta una siringa sul collo e pretende denaro.

I carabinieri della compagnia di Trento, spiegano: “Erano da poco passate le 19 del 14 aprile scorso – si legge in una nota dell’Arma – e il malcapitato, per rispondere ad una telefonata ricevuta sul suo cellulare, accosta la macchina al margine di una delle vie del centro e, improvvisamente, si ritrova a bordo la giovane che, fingendo di essere in difficoltà in quanto pedinata da un uomo, gli chiede di essere accompagnata a casa.

La vittima avvia la marcia in direzione di Trento nord ma, durante il tragitto, gli viene dapprima avanzata una richiesta di denaro, che non venendo accolta si tramuta in una proposta di natura sessuale a scopo di lucro e poi, a seguito del netto rifiuto da parte dell’uomo, in una rapina sotto la minaccia di una siringa puntata alla giugulare, accompagnata da una inquietante domanda: “Non hai paura dell’Aids?”.

All’uomo non resta altro da fare se non aprire il suo portafogli e consegnarne il contenuto: 130 euro.

Sul luogo e nell’immediatezza del fatto interviene una pattuglia della sezione radiomobile della compagnia carabinieri di Trento che si attiva per l’immediata identificazione e rintraccio della donna, nel frattempo dileguatasi”.

In seguito i carabinieri hanno svolto indagini utilizzando anche i materiali della videosorveglianza: gli investigatori del nucleo operativo e radiomobile sono così risaliti all’identità della presunta responsabile. 

“Valutata la gravità del fatto – prosegue il comunicato – ed il concreto pericolo di reiterazione del delitto, l’autorità giudiziaria ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I carabinieri di Trento, nel tardo pomeriggio di ieri, a conclusione di una intensiva attività di ricerca, hanno rintracciato la donna in corso Michelangelo Buonarroti, traendola in arresto, in esecuzione della misura cautelare”.

La giovane è stata quindi trasferita alla casa circondariale di Spini di Gardolo, dove si trova in stato di detenzione.

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