Spagna, Processo Ciatti: a stento fermano il padre scagliato contro i due ceceni
“Hai rovinato la vita a noi e a nostro figlio di 22 anni. Assassino”. La rabbia della famiglia Ciatti esplode fuori dal tribunale di Girona, dove si attende l’inizio del processo per l’omicidio di Niccolò, colpito con un calcio al volto il 12 agosto del 2017 a Lloret de Mar.
Le autorità spagnole non hanno fatto niente per evitare un incontro tra gli imputati, Rassoul Bissoultanov (che ha dato il colpo assassino) e Mosvar Magamadov, e i genitori e la sorella del ragazzo di Scandicci, che da quasi cinque anni covano dolore e rabbia per la fine del loro ragazzo.
In particolare, la famiglia Ciatti non aveva mai visto Bissolutanov in faccia ed incontrare il responsabile dell’omicidio, mentre in maglietta e jeans entrava in tribunale, accanto alla madre con fare tranquillo ha fatto esplodere la loro rabbia, replicata un minuto dopo, quando è arrivato Magamadov. E così questa mattina ci sono stati momenti di grande tensione, con il cognato che teneva fermo Luigi Ciatti, il padre di Niccolò, mentre mamma Cinzia gridava “aveva solo 22 anni”. “Assassini, assassini”, continuavano a gridare in lacrime i genitori del giovane di Scandicci, mentre i ceceni acceleravano il passo verso l’ingresso del tribunale. Intanto i Mossos d’esquadra, la polizia della Catalogna, uscivano per cercare di riportare la calma.
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