Salento: Vino, sesso, e pesce per un posto di lavoro: arrestato l’ex senatore Totò Ruggeri

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Coinvolti anche due sindaci e un consigliere regionale: 21 persone coinvolte. Terremoto nella politica pugliese

L’inchiesta a Lecce, terra di vino e taranta, ma anche di corruzione e maneggi: in totale 21 persone coinvolte, cinque arresti fra cui l’ex assessore regionale al Welfare e sei misure cautelari che coinvolgono il neoeletto sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli e quello di Otranto, Pierpaolo Cariddi. Chiesta la sospensione del dg dell’Asl di Lecce Rodolfo Rollo. Le ipotesi di reato di corruzione, traffico di influenze e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.

Sesso o aragoste in cambio di un posto di lavoro e compravendita di voti per le ultime elezioni regionali in Puglia. C’è l’ex senatore ed ex assessore regionale ai Servizi Sociali Salvatore Ruggeri (prima Udc e poi Popolari per Emiliano) al centro dell’inchiesta della Procura di Lecce che coinvolge 21 persone su presunti illeciti nel mondo sanitario, dei consorzi pubblici e nella gestione di concorsi e dei centri di procreazione assistita. Undici le misure eseguite dalla guardia di finanza di Lecce: cinque ordinanze cautelari agli arresti domiciliari, quattro obblighi di dimora, un divieto di dimora e un divieto di esercitare attività imprenditoriale. Le ipotesi di reato sono di corruzione, traffico di influenze e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici. Altre dieci persone invece sono state iscritte nel registro degli indagati.

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Oltre all’ex assessore, gli arresti domiciliari sono stati disposti per Antonio Renna, Mario Romano (consigliere regionale), Massimiliano Romano ed Emanuele Maggiulli. Per il neo eletto sindaco di Scorrano (ed ex consigliere regionale), Mario Pendinelli e per Antonio Greco è stato ordinato l’obbligo di dimora. Divieto di dimora, invece, per il sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi. Divieto di svolgere l’attività professionale per Elio Vito Quarta, Giantommaso Zacheo e Fabio Marra. Per il direttore generale dell’Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, è stata mandata una richiesta di sospensione alla gip, che deciderà dopo l’interrogatorio di garanzia.

Oltre alle 11 persone raggiunte da misure cautelari, i finanzieri stanno notificando gli avvisi di garanzia alle altre 10 persone indagate. Sono in corso anche perquisizioni. Le indagini hanno fatto emergere che alcuni pubblici ufficiali, in cambio di plurime utilità, promettevano di trovare posti di lavoro a persone di fiducia

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