Michael Jackson acquistava medicine con diciannove identità false

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Nel mese di giugno del 2009, muore improvvisamente Michael Jackson. Si indaga ancora?

La notizia è giunta come una valanga che ha fermato per qualche ora le rotative di tutte le testate giornalistiche del pianeta. Il 25 giugno 2009, 18 giorni prima dall’inizio di un concerto a Londra, in una villa a Holmby Hills a Los Angeles, muore di Jackson per arresto cardiaco.

I medici legali diranno che la morte della pop star sarebbe avvenuta a seguito di una intossicazione acuta da propofol, un potente anestetico somministratogli dal medico personale Conrad Murray.

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Murray si è assunto le sue responsabilità di quanto è accaduto è per questo è stato condannato a quattro anni di carcere per omicidio colposo.

Jackson ha abusato per anni di droghe in dosi allarmanti. Il dottor Murray era al suo capezzale quando è morto”, dice nel documento Orlando Martinez, il detective della polizia di Los Angeles.

“Le circostanze della morte del cantante hanno svelato che per anni diversi medici gli hanno permesso un comportamento scorretto che gli ha consentito di ottenere tutte medicine che egli voleva.” Ha dichiarato Martinez.

Jackson prima della sua morte stava assumendo il propofol in dimensioni notevoli. Dimensioni da potersi definire da “Gatorade”

Ed Winter, l’assistente capo coroner della contea di Los Angeles, dice ce: “La comunità medica, avrebbe dovuto fermarlo e in molti modi invece, ha facilitato la sua ossessione per i farmaci”.

Stando a quanto dichiarato dal dott. Murray, l’assunzione del propofol “era l’unico modo con cui il cantante riusciva ad addormentarsi, soprattutto in occasione dei tour”.

“Non era un grosso problema – dice Murray – lo usava da decenni, diversi medici glielo avevano prescritto quando era in giro per il mondo durante i suoi tour.”.

Oltre al propofol, dice il Dr. Drew Pinsky, esperto in dipendenze da droghe e medicine, asserisce esplicitamente che il propofol non dovrebbe essere usato per curare l’insonnia e che la somministrazione dovrebbe avvenire sotto osservazione e in strutture ospedaliere.

Pare Jackson soffrisse da dipendenza anche da altri farmaci a causa di di un brutto incidente pirotecnico avvenuto nel 1984 durante le prese di uno spot pubblicitario della Pepsi che gli causò ustioni di terzo e quarto grado al cuoio capelluto. In quell’occasione i medici gli somministrarono antidolorifici per alleviargli i dolori causati dalle ustioni.

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Nelle stesse parole di Jackson, la droga aveva preso il sopravvento sulla sua vita negli anni che seguirono.:

“Divenni sempre più dipendente dagli antidolorifici per superare i giorni del mio tour”, ebbe a dichiarare Jackson in un audio registrato.

Jackson confessa: “Non mi piace…andare in tour. È per me una sofferenza infernale”.

Il produttore esecutivo di TMZ Harvey Levin ha dichiarato che era di “routine per MJ sballarsi con Demerol per ore ed ore”.

Jackson stava assumendo Demerol per ben 300 milligrammi alla volta, come dichiara il Dr. Drew Pinsky

Le cose sono andate via via sempre peggio, soprattutto quando Jackson ha conosciuto il famoso dermatologo di Hollywood Arnold Klein, morto all’età di 70 anni per cause naturali nel 2015. Klein ha ammesso di aver distribuito l’oppioide Demerol insieme ad altre sostanze alla superstar.

Debbie Rowe ex moglie di Jackson che ha lavorato per anni come assistente per Klein, ha detto che Klein era noto per aver fatto cose non del tutto deontologiche al fine di accattivarsi l’élite di Hollywood.

Il dermatologo avrebbe conservato illecitamente documenti e cartelle cliniche sul cantante.

Jackson da parte sua, aveva creato 19 falsi profili sanitari per acquistare farmaci di tutti i tipi mentre Klein aveva tenuto un libro speciale in cui annotava quali prescrizioni andavano a ciascuna falsa identità.

Le cose hanno raggiunto il culmine nel 2009, quando Jackson si stava preparando per il suo tour :”This Is It” . Il suo comportamento era diventato di notevole preoccupazione per il regista Kenny Ortega.

“Ci sono forti segni di paranoia, ansia e comportamenti di tipo ossessivo. Penso che la cosa migliore che possiamo fare sia chiamare uno psichiatra di alto livello, per valutarlo il prima possibile” , ha scritto Ortega in un una sofferta e-mail.

Quella notte bisognerà valutarla dal lato criminale.”Ci sono molte persone che andrebbero inquisite ma che non sono mai entrate nell’inchiesta”.

“TMZ Investigates: Who Really Killed Michael Jackson” sarà presentato in anteprima martedì 6 settembre alle 20 su Fox e promette di rilevare notizie inedite.

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