Affiora dalle acque del Po un borsone contenente un cadavere di donna fatto a pezzi

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di Daniele Vanni



Un cadavere in stato di decomposizione è stato ritrovato dentro ad un borsone nero galleggiante nelle acque del Po, ad Occhiobello, in provincia di Rovigo, dove la locale Procura sta indagando per stabilire l’identità del cadavere e chi l’abbia ridotto in quello stato.

Ma al momento siamo ancora nel campo delle ipotesi, perché dato lo stato di decomposizione e dello scempio fatto al corpo è stato difficile stabilirne il sesso.
Così come non ha trovato conferma l’indiscrezione che il cadavere presenti delle mutilazioni.
Il ritrovamento del borsone, affiorato, nella golena di Santa Maria Maddallena, ha fatto pensare (come per le ossa e i vestiti trovati pochi giorni fa, sempre sul greto di un fiumicello a Modena vedi sotto) e colleare il macabro ritrovamento ai nomi di Isabella Noventa o Samira El Attar.

I Carabinieri di Rovigo hanno allertato tutti i comandi e le stazioni delle forze dell’ordine a monte del Po rispetto al luogo del ritrovamento. L’ipotesi più probabile, è infatti, che la persona possa essere stato uccisa in una zona più lontana, anche molto, rispetto ad Occhiobello. In questo senso, dovrà essere analizzato dagli investigatori ogni elemento che possa avere collegamento con delitti irrisolti negli ultimi tempi, non necessariamente avvenuti in aree vicine al Po.
È stato un cittadino ad avvisare i militari del borsone comparso sul pelo dell’acqua nelle golene, adagiato in parte all’argine.

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