Il padre di Saman “L’ho uccisa per il mio onore”

Tempo di lettura < 1 minuto

L’onore e la “dignità” di un padre valgono più della vita della propria figlia?

L’onore supera il valore della vita umana, anche quello di una figlia. L’orrore è arrivato assieme a i sospetti degli inquirenti:

“per me la dignità degli altri non è più importante mia”.

Pubblicità

Queste le terribili parole del padre della ragazza, scomparsa la notte del 30 aprile 2021 ed intercettato al telefono con un suo parente: “Io sono già morto, l’ho uccisa io, io l’ho uccisa per la mia dignità e il mio onore”.

Un mese dopo la scomparsa della 18enne Saman dalla casa di Novellara, in provincia di Raggio Emilia, parlando con un suo parente in Pakistan confessa il delitto. L’intercettazione risulta depositata agli atti del processo per la morte di Saman Abbas, la ragazza pakistana di cui non si sa più nulla dalla notte tra il 30 aprile 2021. Gli inquirenti sono certi che il delitto sia maturato perché la ragazza non voleva sposare un cugino in Pakistan e aveva deciso di fuggire da casa. Non ha fatto in tempo. E’ stata uccisa per una terribile patriarcale questione di onore.

Leggi anche  Saman Abbas, "Il colpevole? Forse il fidanzato"

Il processo, che vede imputati il padre e i suoi familiari, è stato fissato per il 10 febbraio 2023. oltre ai genitori, il 46enne Shabbar Abbas e la 47enne Nazia Shaheen, entrambi ancora latitanti in Pakistan, alla sbarra finiranno tre familiari di Saman arrestati in Francia e in Spagna: lo zio 34enne Danish Hasnain, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio, e i due cugini Ikram Ijaz (28enne) e Nomanhulaq Nomanhulaq (35 anni).

Il cadavere non è stato ancora trovato nonostante le lunghe ricerche a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nell’area rurale dove si presume possa essere stato sepolto.

CONDIVIDI
  • https://securestreams3.autopo.st:1369/stream
  • Radio Caffè Criminale ON AIR
  • on air