Totti-Blasi 90 minuti di partita in tribunale

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Dopo tante pubblicità e servizi e gossip dove s’immortalava il loro eterno amore, come accade nella realtà, poi ci si ritrova davanti un giudice. Magari a reclamare una collezione di Rolex o borse o scarpe griffate. Già marcate da quelle ditte e per questo di valore, per le qual si fanno tanti di quelli che in tempi migliori si chiamavano: “Caroselli”.

Invece il carosello della vita ha portato ad un primo faccia a faccia tra Ilary Blasi e Francesco Totti durante la seconda udienza per il caso dei Rolex e delle borsette scomparse davanti alla settima sezione civile del Tribunale di Roma, presieduta dal giudice Francesco Frettoni che ha convocato i due coniugi in rotta per dipanare la vicenda della sparizione della collezione dei Rolex del Capitano, lui dice sottratti da una cassetta di sicurezza, seguita dalla contromossa dall’ex ‘Pupone’ ai danni di scarpe e soprattutto di borse griffate di Ilary, svanite nel nulla e poi rinvenute, nella spa che non è una società per azioni, ma un “complesso” termale privato, dal motto latino: Salus per Aquam, della maxi-villa dove marito e moglie, stranamente, per le persone “normali”, ancora convivono, ma da separati in…villa.

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Bocche cucite dei legali che, dopo un confronto in aula durato quasi un’ora e mezza, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.

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“Mantengo un riserbo rigoroso per rispetto del mio cliente”, ha detto all’uscita l’avvocato Antonio Conte – il legale di Totti e di molti altri ex e attuali calciatori giallorossi, da Aquilani a De Rossi, a Zaniolo (certo, potevano scegliere un avvocato con un altro nome ed altro cognome…) – pressato dai cronisti assiepati su Viale Giulio Cesare dove si affacciano gli uffici giudiziari del settore civile della capitale.

Lo stesso silenzio ha mantenuto Alessandro Simeone, il legale milanese di Ilary, che era accompagnato anche dall’avvocatessa romana Pompilia Rossi, esperta di diritto di famiglia e docente alla Luiss oltre che consulente del Garante dei minori.

Qualche indizio però fa pensare che il clima si sia un po’ stemperato, o comunque non si è ulteriormente incattivito. Ilary infatti – arrivata su un suv bianco Bmw, guidato dalla sorella Silvia – ha voluto stringere la mano a Conte mentre si intratteneva con il suo team legale prima di risalire in macchina e andare via.

La showgirl, che indossava occhialoni da sole, una giacca scura di velluto con sotto un lupetto grigio a mezze maniche, pantaloni e anfibi griffati oltre a una tracollina Chanel – non escluso che sia una delle borse “sparite” – ha accettato di buon grado e

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