Strage Erba, legali di Olindo e Rosa chiedono revisione processo

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Brescia, 17 ottobre 2023 – I legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi hanno depositato alla Corte d’Appello di Brescia un’istanza di revisione del processo a carico dei due coniugi condannati in Cassazione per il pluriomicidio avvenuto a Erba e che l’11 dicembre 2006 provocò la morte di Raffella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.

La richiesta, di 156 pagine e con circa 100 allegati, è basata su sette nuove consulenze che, secondo la difesa, smentirebbero la ricostruzione della strage fatta dai coniugi, e poi ritrattata, e con quella emersa dalle indagini.

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Tra le nuove consulenze, una riguarda la confessione dei due coniugi, un’altra una delle tracce ematiche chiave del processo, proveniente dal battitacco dell’auto di Olindo, e una terza le trascrizioni di alcune intercettazioni ambientali dove a parlare è l’unico sopravvissuto – all’epoca della strage – il marito Mario Frigerio, colpito con un fendente alla gola e creduto morto dagli assalitori.

L’istanza depositata dai legali di Romano e Bazzi viaggia su un binario “parallelo” rispetto a quella presentata dal sostituto procuratore generale di Milano Jacob Cuno Tarfusser. La Corte d’Appello di Brescia, a cui passa l’eventuale competenza dopo che il secondo grado è stato celebrato dalla Corte d’Appello di Milano, non ha un termine temporale per decidere sull’istanza.

La strage di Erba è uno dei casi di cronaca nera più efferati e controversi della storia italiana. I coniugi Romano e Bazzi, accusati di aver ucciso a colpi di coltello e spranga di ferro quattro persone, sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo. La loro difesa ha sempre sostenuto l’innocenza dei due, sostenendo che la confessione fatta dai coniugi, e poi ritrattata, sia stata e”storta”.

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È difficile pensare che la richiesta di revisione possa essere interamente accolta dai giudici di merito, in quanto le prove precedentemente raccolte dal team dell’agenzia investigativa Falco, guidata dal direttore Davide Cannella, con i figli Matteo e Luca, assieme al genetista forense dottor Eugenio D’Orio e alle criminologhe Mary Petrillo e Rossana Putignano, pur avendo messo in discussione il castello accusatorio non cambierebbe sostanzialmente l’esito finale di condanna di Olindo Romano.

L”eventuale accoglimento della richiesta di revisione, potrebbe portare a una parziale riduzione di pena per la sola Rosa bazzi. Rosa che a parere del coordinatore del team, non ha partecipato, direttamente con azioni omicidiarie.

Rosa è stata forse, la causa detonante di tutta questa terribile storia e per la quale ha voluto attribuirsi la parte più terribile della strage quella di aver sgozzato il piccolo Youssef Azouz. Il suo racconto è lacunoso e ricco di errori che può avere fatto solo chi non è stato in quell’appartamento.

Cannella nel suo ultimo libro ha voluto chiarire questi aspetti controversi con una dettagliata e documentata rivisitazione dei fatti.

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